Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi : in arrivo nuovi bandi
Attraverso il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (FEI) l’Unione europea fornisce sostegno ad azioni a livello comunitario e dei singoli Stati membri volte a promuovere lo sviluppo e l’attuazione di politiche e interventi per favorire l’integrazione dei migranti di Paesi extra UE in soggiorno regolare nell’UE. L’obiettivo del FEI è, infatti, di sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per migliorare la propria capacità di elaborare, attuare e sorvegliare strategie e politiche di integrazione, nonché di favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni e buone prassi per consentire ai cittadini di Paesi terzi che giungono legalmente in Europa, e soprattutto a quelli appena arrivati, di integrarsi appieno e più facilmente nei Paesi di accoglienza. Il Fondo, istituito nel 2007, è operativo fino alla fine del 2013 e costituisce uno dei quattro strumenti di finanziamento UE – gli altri sono il Fondo europeo per i rifugiati, il Fondo europeo per i rimpatri e il Fondo per le frontiere esterne – che formano il programma quadro “Solidarietà e gestione dei flussi migratori” interamente dedicato al sostegno delle politiche di immigrazione e asilo. Le risorse stanziate per il Fondo per l’intero periodo 2007-2013 ammontano a 825 milioni di euro: 768 milioni destinati agli Stati membri e 57 milioni destinati alle azioni comunitarie.
Nel quadro del FEI sono in arrivo nuovi bandi per progetti transnazionali e nazionali.
Riguardo ai primi indicazioni di massima vengono fornite dal Work Programme 2012 per Community Actions che la Commissione UE ha approvato a metà giugno. Il Work Programme, infatti, stabilisce annualmente le azioni a livello UE che la Commissione intende finanziare nel quadro del Fondo. Pertanto, il WP 2012 prevede, fra le azioni indicate, la pubblicazione del consueto bando annuale per la realizzazione di progetti transnazionali (Community Actions Call for proposals).
Il bando, atteso nel 3° trimestre del 2012, finanzierà la realizzazione di progetti che coinvolgono almeno 4 partner di 4 diversi Paesi UE che siano incentrati sulle seguenti priorità:
1. Azione locale per accrescere la partecipazione economica, sociale, culturale e politica dei migranti
– promuovere la cooperazione efficace tra amministrazioni locali, regionali e nazionali a sostegno dell’integrazione.
– promuovere l’impegno delle comunità di accoglienza nell’interagire con i migranti, sulla base del rispetto reciproco dei loro diritti e obblighi e della diversità culturale.
– rimuovere gli ostacoli alla partecipazione politica dei migranti e accrescere il loro coinvolgimento nella definizione e attuazione di politiche di integrazione e di mainstream.
– garantire la parità di trattamento e migliorare la gestione della diversità nei posti di lavoro, nella fornitura di servizi, nei sistemi educativi, nei media e in altri contesti di rilievo.
2. Cooperazione con i Paesi di origine per favorire l’integrazione
– analisi dell’impatto della formazione e dell’informazione pre-partenza allo scopo di sostenere il processo di integrazione.
– promuovere misure per mappare, valutare e riconoscere le qualifiche e le esperienze professionali dei migranti.
– esplorare i legami tra processo di integrazione e mobilità transnazionale.
3. Governance ed efficacia delle misure di integrazione
– promuovere la governance efficace di programmi e strategie di integrazione
– promuovere il mainstreaming di genere nelle misure di integrazione allo scopo di garantire là parità tra uomini e donne migranti svantaggiati
– valutare l’efficacia delle misure di integrazione, soprattutto di quelle che interessano gruppi di migranti particolarmente vulnerabili come donne, anziani e bambini, compresi i minori non accompagnati e le vittime delle tratta.
Il bando sarà rivolto ad autorità nazionali, regionali e locali, ONG, enti pubblici o privati, università, centri di ricerca stabiliti in uno dei 26 Stati UE partecipanti al FEI (tutti i Paesi UE, tranne la Danimarca). Possono partecipare al bando anche organizzazioni internazionali.
I progetti potranno essere cofinanziati fino al 90% dei loro costi totali ammissibili per un ammontare compreso tra un minimo di € 400.000 e un massimo di € 1.000.000.
Il budget a disposizione del bando sarà indicativamente poco più di 7, 8 milioni di €,con il quale la Commissione prevede di sostenere da 8 a 14 progetti.
Riguardo ai bandi per progetti nazionali, invece, il Programma annuale 2012 relativo al FEI presentato dall’Italia, approvato dalla Commissione europea lo scorso 15 maggio, anticipa che il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, quale Autorità nazionale responsabile per il Fondo, intende pubblicare una serie di avvisi pubblici per progetti a valenza territoriale sulle seguenti Azioni (su queste Azioni il Ministero prevede di realizzare anche altri progetti, ma non con la modalità dell’avviso pubblico):
1. Formazione linguistica ed educazione civica
2. Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità
3. Progetti giovanili
4. Informazione, comunicazione e sensibilizzazione
5. Mediazione interculturale
6. Mediazione sociale e dialogo interculturale
7. Capacity building
8. Scambio di esperienze e buone pratiche
Questi progetti dovranno essere proposti e attuati da enti operanti a livello regionale/locale e saranno finalizzati a rispondere a specifiche esigenze territoriali.
La pubblicazione dei bandi dovrebbe essere imminente in quanto il Programma annuale indica che sarà successiva all’approvazione dello stesso, mentre la scadenza viene prevista a circa 60 giorni dalla pubblicazione.
per la scheda di riferimento cliccate qui.
fonte: Silvia Tomasi, Europafacile.net