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La Regione Emilia-Romagna protagonista nel ventennale di LIFE

Il programma LIFE – lo strumento finanziario dell’UE per l’ambiente – festeggia quest’anno il suo ventesimo anniversario. LIFE è stato infatti istituito nel maggio ’92 per l’attuazione del primo piano d’azione ambientale, dopo che l’Atto Unico Europeo aveva inserito l’ambiente fra le politiche sulle quali la Comunità europea poteva intervenire. Alla sua scadenza, nel ’96, è stato sostituito da LIFE II, fino al ’99, articolato come il successivo LIFE III in tre assi: “Life Natura”, “Life Ambiente” e “Life Paesi terzi”. A LIFE III, operativo dal 2000 al 2004 e poi prorogato fino al 2006, è subentrato LIFE +, che rispetto ai precedenti permette un maggior coinvolgimento degli Stati membri (che possono scegliere di fissare priorità annuali nazionali che specificano i settori su cui dovranno focalizzarsi le azioni che saranno finanziate nel loro territorio). Inoltre, ha abbandonato le azioni con i Paesi terzi e i progetti pilota innovativi in campo ambientale (trasferiti alla sezione Eco Innovazione del programma CIP-Innovazione e Imprenditorialità) e ha introdotto il sostegno ad azioni di “Informazione e Comunicazione”.
Per celebrare questo importante anniversario, nell’ottobre 2011 la Commissione europea ha lanciato due concorsi rivolti ai beneficiariattuali e passatidel programmauno fotografico e uno di scrittura. Quest’ultimo, intitolato “20 parole”, invitava i candidati a testimoniare in poche righe che significato avesse avuto per loro il programma LIFE. I concorsi, che sono rimasti aperti fino al 15 dicembre 2011, hanno fatto registrare una forte partecipazione. Fra i numerosi contributi pervenuti, una giuria ha inizialmente selezionato le 20 migliori fotografie realizzate e i 20 migliori testi elaborati. Fra questi ha successivamente eletto tre vincitori per ciascuna delle due categorie.

La Regione Emilia-Romagna, forte di una lunga esperienza di progetti finanziati attraverso LIFE, ha partecipatoe con successoalle due competizioni: nel concorso fotografico è risultata vincitrice con una fotografia realizzata da Adriano De Faveri per il progetto “Comacchio”. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’asse “Natura” di LIFE III, è stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Parco regionale del Delta del Po. Avviato nel 2001 si è concluso nel marzo 2005, con un costo di circa 1.597.143 euro coperto per il 40% (638.857 euro) dalla UE. Con il testo “‘Era il tempo migliore, era il tempo peggiore per i nostri paesaggi rurali. Misurarsi con la contraddizione, il progetto LIFE“, la nostra Regione è anche fra i tre vincitori del concorso “20 parole”. Il testo, scaturito dal progetto “Città Castelli Ciliegi. Design and implementation of a strategy aimed to exploit the suburban rural areas for cultural and leisure activities”, è stato elaborato da Anna Natali. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’asse “Ambiente” di LIFE II, ha preso avvio nel 1996 e si è concluso nel 1998. Il budget totale ammontava a 457.561, 20 euro, di cui 181.651, 80 di contributo comunitario.

Come altri programmi europei, LIFE ha dato un contributo importante per riformare l’agenda delle politiche pubbliche. Lo ha fatto in tre modi: indirizzando risorse finanziarie a un ambito di intervento – la natura e il paesaggio – che non ha mai goduto di larghezza di mezzi; indicando temi e punti di vista definiti su cui esercitare la capacità di progetto (temi che nel tempo sono cambiati seguendo la trasformazione dei contesti e dell’Europa stessa come istituzione politica); sollecitando amministrazioni e imprese a considerare l’ambiente un terreno di sperimentazione e di invenzione. L’agenda ambientale, anche grazie a LIFE, si è ridefinita come uno spazio dove molti protagonisti pubblici e privati collaborano e mettono a punto nuovi modelli di intervento.

L’elevata partecipazione al concorso lanciato per celebrare il ventennale del programma si può spiegare anche così. Coloro che hanno avuto un finanziamento LIFE hanno avuto l’opportunità di fare qualcosa di rilevante negli ambiti in cui hanno lavorato. Rispondere all’appello della Commissione è stato un modo per riconoscere a LIFE il ruolo che ha svolto.

Il testo presentato dalla Regione Emilia-Romagna risultato tra i vincitori del concorso di scrittura è nato da un progetto realizzato nel territorio collinare prossimo alle città di Bologna e Modena (valle del Samoggia e Vignolese). Città Castelli Ciliegi fu un esempio evidente della spinta innovativa che LIFE ha saputo esercitare. Usò la leva di una mobilitazione orizzontale e diffusa nel pubblico e nel privato, in anni nei quali questo approccio non si era ancora affermato. Fece lavorare in azioni coordinate i comuni, le comunità montane, i due parchi naturali dell’area (Abbazia di Monteveglio e Sassi di Roccamalatina). Progettò iniziative con consorzi di produzione, singole aziende, commercianti, associazioni, banche, scuole. Riuscì a far dialogare questi soggetti alla scala dell’intero comprensorio, a scavalco del confine provinciale. Anche i cosiddetti creativi (allora non ancora codificati come tali) furono chiamati a collaborare. Fotografi, scrittori, teatranti dettero un fondamentale apporto di idee assieme a insegnanti, storici, naturalisti.

Ispirato da quella esperienza, il testo candidato al concorso ha messo l’accento su una filosofia di progetto che il programma ha saputo incoraggiare: affrontare situazioni complicate, di non semplice lettura e gestione, reggendo almeno un po’ la difficoltà e l’incertezza, cercando di sottrarsi alla presa degli schemi consolidati. Nel caso di Città Castelli Ciliegi il contesto difficile da interpretare fu (è) un territorio peri-urbano di grande bellezza paesaggistica che subisce influenze in parte positive in parte dannose dalle città vicine, con un intreccio di effetti che è arduo districare. Il testo ha quindi giocato sull’idea di ambivalenza, e insieme sull’idea della necessità di non negare l’ambivalenza ma riconoscerla ed elaborarla. L’incipit di A Tale of Two Cities di Dickens ha offerto a questo fine una sponda perfetta: “It was the best of times, it was the worst of times” per i nostri paesaggi rurali: misurarsi con la contraddizione, il progetto LIFE.

Nel mese di maggio, in occasione del ventennale, in tutta Europa si organizzano eventi (vedi).
Negli stessi luoghi del progetto Città Castelli Ciliegi, nel cuore del paesaggio storico del ciliegio, si terrà, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’evento Life is back. Ri/tracciare i confini tra spazio rurale e spazio urbano (26 maggio, Castello di Serravalle – Programma). Lo scopo è rimettere in gioco lo spirito di LIFE per riflettere sui cambiamenti intervenuti e interrogarsi sul futuro dell’intero comprensorio. Ci sarà modo di confrontarsi sulle impetuose trasformazioni urbanistiche degli ultimi anni, su come vanno combinandosi oggi le eccellenze produttive consolidate con i fermenti emergenti, sulle azioni pubbliche, sul paesaggio rurale e le competenze produttive (radicate e innovative) legate alla ruralità. Si cercherà di mostrare, in relazione a questa terra di confine, quanto sia ragionevole fare in modo che nelle politiche a venire i confini dei progetti territoriali non siano predeterminati secondo criteri rigidi ma nascano dai progetti territoriali stessi.

Koiné, compagnia teatrale già protagonista nel vecchio progetto LIFE, presenterà Georgiche libro IICaucaso Factory, casa di produzione indipendente di cinema d’autore, documentario di ricerca e video-arte, presenterà Visioni dalla Terra di confine, cortometraggio realizzato per l’occasione tra Bologna, Modena e le colline dei ciliegi.

fonte: http://www.europafacile.net